Il vento di FON
La connessione Wi-Fi senza fili è una pacchia per liberarsi dai fili in casa. Ma quando siamo in movimento, come trovare un punto di accesso senza fili a Internet che non costi una fortuna?
Per gli Internet-dipendenti sempre in giro con il calcolatore portatile o il palmare alla caccia di una connessione, il sistema WiFi è una vera pacchia. Senza tendere un solo filo, usando invece le onde radio, è possibile ricevere la posta elettronica e inviarne, navigare sul web e via dicendo.
Ogni emettitore WiFi copre soltanto una zona di poche decine di metri e normalmente è protetto con una password assegnata dal legittimo proprietario: per questo motivo i nomadi digitali debbono chiedere a colleghi, parenti e amici l'elemosina di un accesso, in modo da trovarsi in rete nel maggior numero di luoghi possibili. Molti alberghi ed alcuni bar offrono la connessione WiFi ai propri ospiti, ma solitamente facendola pagare piuttosto salata - attorno ai tre franchi per ogni ora di utilizzo. Così, alcuni "internauti" hanno pensato bene di costituire una comunità per lo scambio degli accessi. La comunità si chiama FON (www.fon.com/it) ed è basata sulla reciprocità: ogni membro ("fonero") che consente a tutti gli altri di accedere all'Internet usando il WiFi di casa propria può approfittare dell'analoga ospitalità degli altri
foneri , gratis. Per partecipare, ogni
fonero deve equipaggiarsi con un apparato WiFi speciale, che viene venduto a prezzo di costo. Rispetto ai comuni emettitori WiFi, quello fornito dagli organizzatori di FON ha una importante differenza tecnica: esso infatti crea due reti senza fili distinte. L'idea è che il padrone di casa possa accedere all'Internet usando la prima rete a lui riservata, senza preoccuparsi della possibilità che uno dei
foneri suoi ospiti di passaggio "origli" e intercetti le sue comunicazioni. Inoltre, l'apparato FON permette di impostare un limite massimo di utilizzo per i
foneri di passaggio, in modo da evitare che essi consumino tutta la capacità della connessione Internet lasciando il proprietario in balia di un collegamento lentissimo.
Chi si iscrive alla comunità FON può persino trovarsi qualche quattrino in tasca alla fine del mese: infatti, alcune aziende versano un canone in cambio del diritto per tutti i propri dipendenti di connettersi alla rete FON ovunque si trovino. Il canone è modesto, tre dollari statunitensi al giorno, ma viene diviso in parti uguali tra il quartier generale FON e il proprietario della base WiFi che viene usata dal manager di passaggio. Visto che c'è da guadagnarci, hanno aderito a FON anche alcune aziende che forniscono connettività Internet (in Svizzera è il caso di Interway, www.interway.ch) mentre altre, temendo che il traffico ui propri sistemi aumenti, vietano ai propri abbonati di entrare a far parte della comunità (è il caso di Cablecom).
La rete FON stata fondata a fine 2005 e conta già migliaia di punti di accesso in tutto il mondo, ma specialmente in Europa. La città di Malaga ha deciso di installare un punto di accesso in ciascun edificio pubblico e di donare duemila esemplari ai primi cittadini che ne faranno richiesta. In Ticino sono diverse decine, come di vede dalla cartina che correda questo articolo, per la maggioranza tra i 25 e i 45 anni secondo un recente sondaggio. Forse voi stessi ne avete uno come vicino di casa...
Originariamente pubblicato in data 31/05/2007