Sangue, morte, guerra e orrore
Lavoro con Internet dal 1992, faccio siti dal 1996, dal 1998 è il mio mestiere principale. Dieci anni fa, il mio problema era sviluppare un web dignitoso che potesse venire usato ugualmente bene da tutti. Oggi...
Lavoro con Internet dal 1992, faccio siti dal 1996, dal 1998 è il mio mestiere principale. Dieci anni fa, il mio problema era sviluppare un web dignitoso che potesse venire usato ugualmente bene da tutti. Bisognava soddisfare contemporaneamente gli utilizzatori di Internet Explorer e quelli di Netscape Navigator, supportare tutte le versioni dei browser, per non parlare di ciò che cambiava guardando la medesima pagina su Mac o su PC. Volete sapere cosa mi dà mal di testa oggi?
Caro Accomazzi, lei sviluppa e ospita il nostro sito (o, per nostro conto, i siti che noi abbiamo disegnato per i nostri clienti), dunque lei offrirà anche la posta elettronica, giusto? Certo, naturale, avere una macchina dedicata alla posta son solo tremila euro per il server e duemilacinquecento l'anno di costi di connessione, io son qui per divertirmi mica per guadagnare. Poi... primo, tutte le settimane c 'è un qualche fesso che ti tiene mezz'ora al telefono perché ha la casella postale stracolma e non se ne capacita. Cosa devo fare, lasciare che la sua posta si accumuli fino a riempire il disco del server bloccando anche tutti gli altri? Poi c'è chi che se la prende con me perché gli spediscono dei virus, così mi tocca di montare un antivirus sul mio server per amor di Windows (bleah). Naturalmente qualcuno pretende di consultare la posta anche quando è andato alle Cayman portandosi solo un asciugamano e la crema da sole, quindi devo preparare un webmail per consentirgli di leggere la posta in un qualsiasi Internet Cafè. E la protezione contro gli intercettamenti? Uh, mettiamo tutto su un server sicuro https, il certificato digitale mi costa solo qualche altra banconota da cento. Ci si mette il Parlamento, passa una legge per cui ogni utente deve potersi cambiare la password da sé. Onorevoli, dite a me? Ditelo ad Apple, io uso Mac OS X Server sul server della posta... ma Apple non ci ha pensato. Come mi metto in regola? Pagherò uno sviluppatore WebObjects per scrivere un software ad hoc. Poi mi vendicherò di Apple dicendone peste e corna, magari sulle pagine di qualche rivista.
Vogliamo parlare dello SMTP? Su Internet da cinque anni a questa parte vige la regola non scritta secondo la quale la vostra posta in uscita viene spedita dalla compagnia telefonica che usate per l'allacciamento alla rete, mentre quella in ingresso viene ospitata da chi vi ha motorizzato il sito (sperabilmente io). Ovviamente mi capita un cliente che è andato a fare l'allacciamento con Albacom, unica compagnia che lo SMTP non lo vuole offrire. Che faccio, ci penso io? Metto su un servizio solo per quel cliente lì? Col rischio che qualche malvivente, per tentativi, azzecchi una delle sue password e usi la mia macchina per spedire messaggi pedopornografici o inerenti al riciclaggio di denaro sporco? O spam...
Il problema maggiore è la pubblicità indesiderata. Per ogni dieci messaggi che la mia macchina si vede recapitare, nove sono spazzatura. Ho un antispam sul server, ma non basta. Non posso neppure regolarlo in modo che butti via troppa roba, o rischierei di gettare inavvertitamente qualche messaggio legittimo che un cliente si stava aspettando.
Potrei aggiungere un filtro che blocca automaticamente la posta proveniente dai pubblicitari conosciuti (gli "spammer"). Se lo faccio men che bene taglierò fuori tutta Fastweb, dove c'è sempre almeno un cretino il cui PC infetto sta spedendo milioni di messaggi spam a sua insaputa. Mi ci sono messo e l'ho fatto benone. Ma sappiate questo: le comunità antispam pubblicano, in giro per il web, messaggi che contengono un indirizzo email. Non sono in uso: sono indirizzi civetta. Chi manda posta indesiderata ad essi, dunque, è uno spammer, viene messo automaticamente nella lista dei cattivi e la mia macchina, come molte altre, può filtrarli. Geniale. Ma anche gli spammer sono dei geni. Scoperti per tentativi alcuni tra gli indirizzi civetta, ora vi spediscono messaggi contraffatti apparentemente provenienti da mittenti legittimi, che così si trovano elencati tra i criminali. In questo modo gli spammer mettono i bastoni tra le ruote a chi li vorrebbe bloccare. Aargh. Se avete qualcosa da dirmi non mandatemi una mail, speditemi un piccione.
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Luca Accomazzi (luca chiocciola accomazzi punto it, se proprio dovete) si rilassa la sera riguardando vecchi telefilm dei Monty Python
Originariamente pubblicato in data 01/01/2007