Originariamente pubblicato in data 11/02/2009
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Tutti pazzi per Skype
Tutti pazzi per Skype
Anche nell'era della posta elettronica e delle videoconferenze, ci sono casi in cui capita di agguantare la cornetta del telefono. La risposta, dopotutto, è immediata e non è indispensabile che l'interlocutore sia davanti a un computer. Ma la distinzione tra le due tecnologie sta svanendo, e principale responsabile è una giovane azienda lussemburghese, Skype (si pronuncia, ci dicono, "scaipi"). Lanciata solo venti mesi or sono e fondata da Niklas Zennstrom, già assurto agli onori delle cronache tecnologico-finanaziarie come uno dei co-fondatori di Kazaa, Skype ha il gran merito di aver semplificato l'uso di una tecnologia complessa chiamata il "voice over IP", cioè la trasmissione di telefonate via Internet. Il programma omonimo è gratuitamente scaricabile dal sito www.skype.com (in versioni per Windows, Mac OS X e Linux) e funziona come un telefono software. Noi dunque componiamo un numero di telefono sulla tastiera del PC, parliamo in un microfono connesso al nostro calcolatore e ascoltiamo attraverso le sue casse (o una cuffia collegata alla apposita presa). L'interlocutore sente squillare il telefono di casa, alza la cornetta e ci parla come se noi stessimo chiamando da una cabina telefonica. Come funziona? La nostra voce viene digitalizzata e trasmessa attraverso la grande Rete sin quasi a destinazione: poi attraverso una telefonata urbana arriva al nostro interlocutore. Non c'è bisogno di una connessione iperveloce a Internet: basta un buon modem, perché la notevolissima potenza dei moderni PC verrà utilizzata dal programma per comprimere ai minimi termini il suono della nostra voce. Anzi, la qualità dell'audio è dimostrabilmente superiore a quella offerta da un vero apparecchio telefonico, anche se ce ne accorgiamo solo quando chiamiamo con Skype un altro Skype. Altro vantaggio: la trasmissione è protetta con crittografia AES a 256 bit di chiave — rendendo difficilissima l'ipotesi di una intercettazione.Il VoIP non è certo una tecnologia nuovissima. Skype però, come anticipavamo, la semplifica e soprattutto sposta i vantaggi, soprattutto economici, della soluzione direttamente nelle nostre tasche. Le soluzioni disponibili sul mercato richiedevano, sino due anni fa, l'acquisto di un'apparecchiatura dedicata: un telefono computerizzato che conteneva un processore dedicato alla compressione della voce e alla spedizione in Rete attraverso i protocolli VoIP. Soluzioni semiprofessionali del genere del genere sono ancora in commercio: per esempio Vonage (www.vonage.com) e SIPphone (www.sipphone.com).
Veniamo allora all'aspetto economico. Il programma di per sé è gratuito, e gratuite sono tutte le telefonate fatte tra due persone che l'hanno scaricato e installato (oltre cento milioni di copie ne sono già state distribuite). Al primo avvio, Skype ci chiede il nostro nome, e gli altri utenti Skype possono chiamarci semplicemente digitandolo al posto del numero telefonico. Durante una telefonata Skype-Skype gli interlocutori possono anche scambiarsi messaggi testuali, ma non si possono vedere.
Le telefonate in partenza da Skype verso un comune telefono invece si pagano, ma hanno mediamente costi bassissimi (seppure con un paio di postille). Il prezzo più basso è quello che caratterizza le chiamate verso i telefoni di terra di gran parte dell'Unione Europea, Nord America e l'Australia: circa tre centesimi di franco al minuto. Tutta questa zona è, per così dire, la "tariffa urbana" di Skype: non c'è alcuna differenza se un utente da Lugano chiama Milano o se chiama l'Australia. Per la precisione, la zona base copre Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Itala, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, USA, più alcune importanti città come Mosca o Buenos Aires. Le chiamate verso i telefoni cellulari tipicamente hanno un prezzo più alto. L'elenco completo e aggiornato delle tariffe è sul sito Skype. Sembra incredibile, ma è vero: chiamare l'Australia con Skype costa meno che chiamare il vicino di casa, perché la Svizzera non fa parte della zona base.
Le telefonate sono prepagate: bisogna usare la carta di credito, collegarsi al commercio elettronico sul sito skype.com (cliccando l'icona SkypeOut) e sborsare dieci euro — visto che Skype si trova in Lussemburgo, le transazioni avvengono nella moneta unica dell'Unione Europea. Pochi istanti dopo aver pagato, il programma ci permette di chiamare i telefoni di tutto il mondo in voce. Il credito acquistato va consumato entro nove mesi, oppure il residuo viene perso. Sono, sin qui, un milione e duecentomila i clienti del servizio SkypeOut.
Dalla metà di aprile scorso, Skype ha lanciato un nuovo interessante servizio, anch'esso a pagamento, chiamato SkypeIn: chi lo acquista si vede assegnato un numero di telefono. Quando quel numero di telefono viene chiamato da un qualsiasi apparecchio, il computer dell'abbonato a SkypeIn trilla e riceve la conversazione. I numeri telefonici attualmente in vendita appartengono alla numerazione di Danimarca, Finlandia, Francia, Hong Kong (Cina), Norvegia, Regno Unito, Svezia e Stati Uniti d'America e la chiamata verso questi numeri viene tariffata come la telefonata verso un apparecchio fisicamente operante in uno di quei Paesi. (Per ricevere un numero appartenente alla numerazione francese è necessario possedere un recapito in quel Paese, in rispetto alla legge nazionale: lo stesso requisito non vale negli altri casi). Se il numero viene chiamato mentre l'elaboratore dell'abbonato SkypeIn è spento o irraggiungibile, allora risponde una segreteria telefonica, che è consultabile dal programma Skype non appena esso viene lanciato. Il servizio è appena nato, come dicevamo, ma Zennstrom ha dichiarato alla Reuters che la sua azienda si aspetta che circa la metà degli abbonati a SkypeOut (le telefonate preparate) acquisterà anche SkypeIn (il numero di telefono in ingresso). Il prezzo è di dieci euro per tre mesi o trenta euro per un anno, mentre la segreteria telefonica costa la metà.
Chi volesse tuffarsi nel "voice over IP" potrebbe forse confondersi nel mare di sigle e offerte; e ci sono un paio di rischi per la privacy che bisogna tenere ben presenti. Ecco i consigli della redazione.
Se non avete una connessione permanente a Internet con tariffa a forfait, probabilmente Skype non fa per voi. Altrimenti, cominciate navigando sino al sito www.skype.com/home.it.html e scaricate il programma. Se vi appassionerete, prendete l'abitudine di tornare frequentemente sul sito, perché il programma viene aggiornato ogni quindici giorni circa con nuove funzionalità.
Al primo lancio il programma vi chiede di compilare un modulo con tutti i vostri dati. Skype infatti consente una ricerca nel suo elenco di utenti (forte di 34 milioni di iscritti) per età, sesso o città di residenza: noi consigliamo di NON compilare quei campi nel modulo d'iscrizione, per tutelare la vostra privacy.
Per controllare se la installazione è perfetta, provate a chiamare "echo123". Risponde una segreteria telefonica che vi invita a lasciare un messaggio e immediatamente lo ripete. Potrete così verificare che sia il microfono che gli altoparlanti sono correttamente riconosciuti dal sistema.
Tutto a posto? Siete pronti per la prima chiamata gratuita. Scrivere lo username (il nomignolo, o pseudonimo) di un amico nel punto indicato attiverà una vera chiamata VoIP verso la sua copia di Skype. Se sapete di avere un amico dotato di Skype ma non ne conoscete lo username potete cliccare l'icona della lente d'ingrandimento ed eseguire una ricerca per nome, cognome o e-mail.
Se decidete di sottoscrivere il servizio a pagamento SkypeOut per chiamare i telefoni potete digitare nel medesimo spazio (oppure comporre, sul tastierino numerico disegnato a schermo) il numero da contattare. Ricordate, però: bisogna fare sempre il prefisso internazionale, usando la notazione con il "più" popolarizzata dai cellulari (quindi un numero italiano andrà composto come +39 eccetera). Per evitare di comporre numeri sempre molto lunghi, potete memorizzarli nell'agenda dei contatti fornita dal programma.