Originariamente pubblicato in data 25/02/2008
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Fine della guerra dei video
Fine della guerra dei video
Il formato Blu Ray di Sony vince sul mercato. Conseguenze anche nell'industria dei PC e dei videogiochi
Per chi parla con i professionisti del mondo cinematografico, e per chi legge gli articoli scritti dagli addetti ai lavori, è davvero difficile prendere la notizia sottogamba. I toni sono enfatici, gli aggettivi superlativi si sprecano, sembra quasi che sia stata combattuta la battaglia decisiva della Seconda Guerra Mondiale. E forse è proprio questo ciò che è successo, se per "guerra" intendiamo le lotte commerciali tra le case cinematografiche e i maggiori produttori di elettronica di consumo.La prima guerra mondiale del video venne combattuta negli anni Ottanta. I film, allora, entravano nelle nostre case incisi su videocassetta magnetica. L'industria produsse e lanciò sul mercato tre formati diversi e incompatibili e fu solo dopo molto tempo che uno dei tre (il VHS) vinse. La seconda guerra mondiale del video è quella che vede opposte due diverse tecnologie per i film in alta qualità: il sistema Blu Ray formulato da Sony e il sistema HD DVD progettato nei laboratori Toshiba. Chi possiede un televisore ad alta definizione, e vuole acquistare un filmone Hollywoodiano da gustarsi spaparanzandosi sul divano, sino a ieri non sapeva quale formato prediligere. Alcuni film (come Ratatouille) erano disponibili solo in Blu Ray, altri (come Bourne Ultimatum) solo in HD DVD, perché alcune case avevano sposato questa causa o quella. Pochissimi produttori tenevano il piede in due scarpe (per esempio, Harry Potter e l'Ordine della Fenice è venduto in ambo i formati), ma lagnandosi dei costi di produzione e distribuzione più alti che questa scelta comportava.
In pratica, il consumatore doveva scegliere di spendere un migliaio di (sudati) franchi in un lettore incapace di leggere la metà dei (non molti) film lanciati sul mercato nel formato in alta risoluzione a costi moto più alti di un comune DVD. Prevedibilmente, quel che è successo è che molti consumatori hanno preferito non decidere. Oggi le televisioni ad alta risoluzione sono la quasi totalità dei modelli venduti nei paesi più industrializzati, mentre la quasi totalità dei lettori venduti nuovi è ancora formata da DVD a bassa risoluzione; i modelli Blu Ray e HD DVD languiscono sugli scaffali.
Tra le sei maggiori case cinematografiche, tre avevano scelto Blu Ray (Buena Vista ovvero Disney, Sony, 20th Century Fox), due spingevano HD DVD (Universal e Paramount) mentre una (Warner) li supportava entrambi. La battaglia decisiva, l'annuncio inatteso dell'inizio del 2008, è che Warner ha scelto per il futuro il solo Blu Ray. Prima di questo annuncio, i dischi Blu Ray vendevano il doppio dei dischi HD DVD. Ora gli analisti di mercato si attendono che la proporzione cresca ancora a favore del formato di Sony, ovvero che molti consumatori interessati all'alta risoluzione ma attendisti puntino sul Blu Ray. I dirigenti Toshiba non nascondono di puntare le loro carte su apparecchi bistandard, di nuova concezione, più costosi ma in grado di leggere ambo i formati. Il fatto che gli stessi ingegneri che hanno progettato HD DVD comincino a supportare anche il formato rivale viene vista da molti come una aggraziata ammissione di sconfitta.
I bene informati dicono che Paramount, una delle due case rimaste nel campo HD DVD, aveva nel contratto d'esclusiva una clausola di rescissione legata proprio alle decisioni della rivale Warner e che quindi in sostanza ora sia anch'essa libera di passare dalla parte dell'apparente vincitore. Se questo insistente pettegolezzo è vero ci possiamo aspettare che, in sordina, Paramount cominci a lanciare sul mercato dischi Blu Ray con i suoi filmoni più popolari nella seconda metà di quest'anno, e a questo punto anche l'ultimo bastione dello HD DVD, la universal Pictures, non potrà far altro che capitolare.
Importanti anche le conseguenze in un settore, quello dei videogiochi, che ormai cuba per denaro movimentato circa quanto il mercato cinematografico. Oggi le più popolari console, ovvero gli apparecchi per videogiocare sul televisore di casa, sono le Wii di Nintendo, che non sposano ancora l'alta risoluzione. Al secondo posto viene la Playstation 3 di Sony, che incorpora un lettore Blu Ray e che può venire usata anche per proiettare i film venduti su dischi di questo tipo: gli analisti si attendono un miglioramento delle vendite. Al terzo posto sta la Xbox di Microsoft, casa che aveva scelto di spingere lo HD DVD: alcuni commentatori si aspettano un ulteriore calo nelle vendite.
Nel mercato dei personal computer, infine, i lettori e i masterizzatori Blu Ray e HD DVD oggi sono poco diffusi. Se davvero la tecnologia Sony ha vinto, come pare un po' a tutti, possiamo aspettarci prestissimo PC da scrivania, e verso fine anno anche sistemi portatili, dotati di lettori in questo formato. Un cambiamento non da poco, perché su un supporto Blu Ray trovano posto sino a 50 GB di dati, contro gli 8,5 degli attuali masterizzatori DVD-R DL. A sentire Steve Jobs, fondatore e nume tutelare di Apple, il formato dei dischi ottici (Blu Ray o HD DVD) conta poco, pochissimo, quasi niente. Perché l futuro della distribuzione è su Internet.
Durante il Macworld Expo, manifestazione conclusasi il 20 gennaio, Jobs e i suoi hanno introdotto un programma semplice e gratuito, iTunes 7.6, che permette (per ora ai soli cittadini statunitensi) di scaricare film via Internet standosene in pantofole a casa. Da oltre un anno era già possibile farlo, se si intendeva acquistare per sempre il diritto di rivedere il film: oggi è anche possibile noleggiarlo, e persino optare per una versione in alta risoluzione 720p con audio Dolby Surround 5.1. Il nuovo servizio ospita una vasta offerta, da tutte le case cinematografiche hollywoodiane; offre una scelta tra mille titoli nella qualità paragonabile al DVD e cento titoli nella qualità superiore. I prezzi del noleggio sono di 3 dollari per i classici, 4 per le novità e 5 per l'alta risoluzione. La visione può avvenire sullo schermo di un personal computer, sulla televisione in salotto (limitatamente ai possessori di Apple TV, uno scatolotto che collega l'elettrodomestico ala rete Internet) oppure sullo schermo di un iPod, i popolarissimi riproduttori portatili di musica e video che hanno fatto la fortuna di Apple. Si può anche cominciare in un modo e proseguire in un altro.
Le regole: dopo aver pagato con carta di credito il noleggio, il consumatore può iniziare immediatamente lo scaricamento via Internet, che normalmente procederà con una rapidità tale da consentire la visione immediata (per esempio, il secondo tempo viene scaricato mentre noi guardiamo il primo, quindi in pratica possiamo iniziare la visione trenta secondi dopo aver finalizzato l'acquisto). L'acquirente può anche scegliere di posticipare la proiezione, per un massimo di trenta giorni; ma una volta che abbia cominciato a guardarsi il film, egli deve terminarlo entro ventiquattr'ore perché a quel punto la copia digitale scade e si rifiuterebbe di farsi riprodurre.
La casa di Cupertino punta ad introdurre il servizio anche da noi entro l'anno 2008.